La terra, gli oceani, i fiumi… c’è plastica ovunque, non sappiamo più cosa farcene ed oltretutto si tratta di un materiale altamente inquinante che sta compromettendo la salute e gli habitat di molti animali. Nonostante si tratti di un problema globale, è stato fatto troppo poco per mitigare l’impatto della plastica sull’ambiente e non tutti hanno la cultura della differenziazione dei rifiuti. In America, ogni giorno, vengono gettati 130 milioni di bottiglie di plastica, una grossa parte di queste finisce irrimediabilmente nell’ambiente.
Secondo le stime degli scienziati, entro il 2050 il 99% degli uccelli avrà ingerito della plastica: bisogna assolutamente trovare una soluzione. La Nigeria è uno dei paesi più all’avanguardia nel recupero della plastica: gli abitanti, infatti stanno sviluppando un nuovo metodo per costruire case che mixa materiali naturali con bottiglie di plastica, ottenendo ottimi risultati. Sabbia e bottiglie sono gli elementi principali, poi serve del fango da applicare sulla parte superiore ed ecco qui un’abitazione a prova d’incendio, proiettili, e terremoti.
La plastica, inoltre ha proprietà isolanti, per cui difende la casa dal freddo ed è particolarmente adatta all’installazione di impianti ad energia rinnovabile, come pannelli solari e gas metano ricavato da compostaggio e letame. In questo modo la Nigeria sviluppa la bioedilizia ed il welfare dei propri cittadini con una misura eccellente.
Oggi in Nigeria tre milioni di bottiglie di plastica vengono buttate ogni giorno, per costruire una casa ne servono 14.000: abbondanza di materia prima e progetto innovativo potrebbero essere gli ingredienti giusti per un futuro più ricco e sostenibile per il paese.